Le emergenze ambientali, la cui drammaticità è sempre più evidente, potrebbero compromettere per sempre il futuro della nostra terra.
Sono stati i ragazzi a capire questa emergenza che potrebbe distruggere e rendere non vivibile il nostro pianeta. Gli adulti stanno distruggendo con le loro azioni nefaste il nostro ambiente. Non bastano le leggi, le norme, la vigilanza, le multe o finanche il carcere. Persistono incuranti di tutto, dal singolo sino alla criminalità organizzata a sporcare, depositare, occultare di tutto: plastica, rifiuti pericolosi deleteri per la nostra salute, rifiuti non biodegradabili che entrano nella catena alimentare provocan- do malattie incurabili.
Lo sviluppo sostenibile è un atto d’amore verso le generazioni future. E’ doveroso rispettare l’ambiente per preservarlo vivibile e sostenibile per chi verrà dopo di noi.
Il 15 marzo i giovani sono scesi in piazza, erano oltre un milione e hanno chiesto di invertire la rotta perché il tempo passa. I ragazzi hanno bisogno non di parole ma di gesti e atti concreti.
Vogliono giustamente impadronirsi del loro futuro. Bisogna dimezzare le emissioni della CO2 entro il 2030 e azzerarle entro il 2050, lottare contro l’inefficacia delle politiche ambientali.
L’obiettivo è salvare il Pianeta.
Nell’enciclica’’ Laudato si ‘’ Papa Francesco dice: ’’Custodire ogni giorno questo bene inestimabile rappresenta una responsabilità ineludibile, una vera e
propria sfida: occorre fattiva cooperazione tra gli uomini di buona volontà per collaborare all’opera continua del Creatore’’ Ribadisce di “richiamare tutti ad uno sviluppo più sostenibile ed inclusivo e ad un ‘’ecologia integrale’’.
I giovani del Fridays for Future con un movimento spontaneo hanno portato in piazza nel mondo una protesta giusta dove la parola d’ordine è ‘’Meno’’…meno acqua ,meno luce, meno plastica.
Il presidente della repubblica Sergio Mattarella concorda dicendo che ’’Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, per scongiurare la quale occorrono misure concordate a livello globale’’
Il clima è un problema serio e reale, è di portata mondiale.
L’Onu dice che sette milioni di persone tra cui 600mila bambini muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento. L’equivalente di 800 vittime ogni ora, una ogni cinque secondi. 1,5 gradi centigradi è il limite da non oltrepassare per scongiurare la minaccia di desertificazione o altri disastri dovuti ai cambiamenti climatici. Da quaranta anni ad oggi il ghiaccio artico si è ridotto del 40% al ritmo attuale il suo livello in estate si azzererà del tutto entro il 2030.
Il grido di allarme dei giovani è partito con forza per tutto il mondo in maniera globale: è un messaggio di amore e di totale rispetto per la natura,per l’ambiente, per il Creato.
Orazio D’Antoni