Notevole è la ricaduta dei rifiuti sull’ambiente; così come decisiva risulta l’incidenza della raccolta differenziata sullo smaltimento dei rifiuti di un territorio.
Purtroppo i dati dell’intera regione, pur tenendo conto di qualche rarissima ed encomiabile eccezione, collocano la Sicilia all’ultimo posto per quanto riguarda le risultanze di tale prioritaria attività.
Consapevole di tutto ciò il Presidente della Regione on. Nello Musumeci ha voluto, lo scorso 12 aprile, un evento nel corso del quale sono stati premiati i Comuni siciliani che -come ha tenuto a ribadire- “… rappresentano un modello di riferimento per la raccolta differenziata, anche nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le altre amministrazioni che fanno precipitare l’Isola all’ultimo posto in Italia”.
Ed ancora: “La raccolta differenziata è uno degli strumenti di crescita del nostro “sistema rifiuti” in Sicilia, siamo l’ultima Regione in Italia e abbiamo il dovere di recuperare il tempo perduto. Per farlo, serve il coinvolgimento dei comuni e delle comunità. La consapevolezza della gente che fare la differenziata significa non solo compiere un atto di civiltà, ma anche puntare al risparmio. Siamo già a buon punto: quasi la metà dei comuni siciliani ha superato il 50%. Ma ci sono grandi città, come Catania e Palermo, che si fermano al 10-15%. Quindi, da un lato premiamo i sindaci e i comuni che costituiscono un modello ed un esempio, dall’altro stimoliamo quelli che ancora non l’hanno fatto. Dal canto suo, il Governo sta predisponendo il nuovo piano dei rifiuti e quello delle bonifiche, sollecitando la realizzazione dei nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti”.