L’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) apprende con grande disappunto e preoccupazione della bocciatura del solo – e unico – emendamento presentato alla legge di stabilità dalle differenti forze politiche per aumentare il numero di contratti di formazione post lauream in medicina e chirurgia. Infatti, l’emendamento a firma di Filippo Crimì, deputato e giovane collega, dopo l’iniziale approvazione in Commissione Cultura, nonostante il supporto della nostra Associazione e lo sforzo dei principali portatori di interesse nel presentare le istanze dei giovani medici, non ha passato l’ultimo miglio per arrivare al voto in aula.
“Il Governo, le Istituzioni e la politica tutta si sono dimostrati non solo sordi alle richieste dei giovani medici ma anche completamente ciechi – affermano i Giovani Medici S.I.G.M. – I risultati di questa totale assenza di programmazione cade ingiustamente sulle spalle dei futuri aspiranti-specializzandi, vittime di una totale e consapevole mancanza di volontà programmatoria, ma rappresenta anche una minaccia per tutto il sistema sanitario e per i cittadini che, nei prossimi anni, rischiano di non trovare negli ospedali e nei presidi territoriali i professionisti in grado di prendersi cura di loro”.
È il tempo della segnalazione delle responsabilità. Il Governo ha mancato le promesse, la Politica ha preferito affrontare altre “priorità” dando spazio marginale alla sanità e, nel caso dei giovani medici, ignorandone totalmente il diritto a un completamento della formazione.
L’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) continuerà a lavorare per arrivare a una programmazione ottimale, che non gridi al “mancano i medici” senza preoccuparsi di dare ai camici bianchi già laureati e/o in corso di laurea il diritto a un percorso lineare nel post lauream quale requisito sine qua non per completare il proprio bagaglio di competenze ed essere pronti a entrare stabilmente nel Servizio Sanitario Nazionale. (Comunicata Stampa del 20 dicembre 2017)