Sabato 21 Gennaio nel teatro dell’oratorio Don Bosco alle Salette (San Cristoforo) si è tenuto, come ogni anno da quasi dieci anni, il premio “Quartiere Vivo” organizzato dalla ONLUS Unione Exallievi Don Bosco Salette.
Dopo i saluti di don Marcello Mazzeo e don Rodolfo Di Mauro, Salvo Calio’, in qualità di presidente dell’Unione exallievi, apre la rassegna con la presentazione del premio “Quartiere Vivo” illustrando come si è sviluppato durante gli anni, sin dalla prima edizione nel 2009.
Primo riconoscimento è proprio l’assegnazione del premio 2017, consegnato spiritualmente dal maestro Andrea Camilleri, il quale non potendo essere fisicamente presente ha inviato un messaggio letto dalla dott.ssa Polimeni, in cui egli celebra le virtù, il talento e l’impegno del dott. Giuseppe Di Pasquale, vincitore del premio, anche esso assente giustificato in quanto in tournée con il Teatro Stabile di Catania. A ritirare il premio per lui vi è sua figlia, visibilmente emozionata.
Insieme al premio vengono assegnate le targhe “Quartiere Vivo” al liceo Galileo Galilei per essersi distinto per la generosa disponibilità dimostrata in occasione della raccolta alimentare dello scorso marzo, premiato da Orazio D’Antoni e l’istituto San Domenico Savio per essersi distinto per il generoso sostegno in favore dei giovani più disagiati del quartiere Salette, Librino e degli istituti penitenziari minorili di Catania e Acireale per i quali, stimolati dalla dirigente scolastica, hanno costituito tre borse di studio grazie alla raccolta fondi portata avanti da studenti ed insegnanti, premiato da Paolo Ferrara
Inoltre, come ogni anni l’unione ex allievi, grazie alla generosità dei suoi associati e di diversi partner, ha assegnato delle borse di studio ai giovani delle famiglie più in difficoltà, merito sottolineato da Miriam Pace che ha premito i ragazzi del quartiere che si sono particolarmente distinti.
teatroSuccessivamente sono stati premiati anche i migliori scritti dei bambini del-la Salette con tema il “mio quartiere” che hanno partecipato al concorso organizzato dalla stessa ONLUS.
In conclusione, gli immigrati per il quartiere hanno intonato musiche e canti della tradizione Africana, grazie ad Abdul, mediatore cultura dell’associazione, così da dare quella nota di colore in più ad una giornata di fratellanza ed amicizia, attributi che caratterizzano questo evento che ogni anno premia i nostri talenti.
Paolo Ferrara