Era mia intenzione di smettere la collaborazione col nostro mensile.
Lo avevo già anticipato in Redazione da alcuni mesi. Nulla di particolarmente grave: né stanco, né stufo o deluso. Anzi. Solo un modo di dare naturale spazio ad altri. Ai giovani. A forze ed energie fresche. Nuove: credo sia fisiologico dopo quattro anni di impegno….
Ma una notizia, non proprio bella, né buona, mi costringe ad intervenire e rimandare al prossimo anno questa mia decisione, per consentire di lanciare una proposta di adesione, contro un provvedimento che fa il paio con l’insulto alla nostra intelligenza:
E’ in itinere la CHIUSURA della SCUOLA MEDIA “Alessandro MANZONI di Via Plebiscito, all’Antico Corso di Catania. Vorrebbero trasferirla in Via De Nicola, nei pressi della Stazione Ferroviaria.
Plesso da sempre ospitato nei locali della ex GIL, baluardo e storico Istituto, a servizio e sostegno degli obblighi scolastici e punto di riferimento sociale, culturale, aggregativo di un intero, grosso, quartiere. Il cui territorio, però, è sempre più devastato, occupato, sfruttato e violentato nelle più elementari e giuste propedeutiche necessità.
scuolamanzoni. Qualcuno cita a motivi di mancata sicurezza l’addebito di chiusura della Scuola: “Non si trovano i soldi per recuperarne la necessaria stabilità e sicurezza “. No, non siamo su “ Scherzi a parte”, perché basterebbe confrontarsi con ciò che stanno organizzando (e fortunatamente già provvedendo), nei paesi colpiti dal recente violento sisma,per il ripristino delle lezioni.
Temiamo che qualcuno, con qualche progetto, planando su questa emergenza, voglia arricchirsi a scapito della Comunità, ormai considerata sudditanza da sfruttare. I citati locali servono, anche, specie quelli accanto, di Via Santa Maddalena, da Seggi Elettorali. Vuoi vedere che le prossime competizioni elettorali saranno aperti e che improvvisamente non ci saranno problemi di sicurezza per gli elettori? Mentre la povertà educativa, quella culturale, di crescita e sviluppo, di formazione, ed il loro stare insieme nel proprio territorio, per questi ragazzi non contano più? Come se non bastasse il fermo dei corsi di formazione per l’assurda burocrazia regionale (altra dolente nota) ! Temiamo per il mancato rispetto verso gli obblighi costituzionali, per non trascurare il crescente abbandono scolastico (peraltro dalle nostre parti abbastanza alto e di doppia cifra).
Queste decisioni alimentano l’evasione e l’abbandono scolastico e di già abbiamo avuto la chiusura dell’Andrea Doria ed il pericolante Amerigo Vespucci, altri presìdi storici. Adesso ci mancava la minaccia della Manzoni …ma insomma, ce ne andiamo tutti dal vecchio centro storico, per consentire ai ragazzi di frequentare la Scuola dell’obbligo nei propri quartieri? Datevi una regolata Amministratori, Politici, Istituzioni. Fatevene una ragione. Fate in modo di ripristinare la speranza e la possibilità a tante persone, nuclei familiari dei ragazzi, di vivere il proprio quartiere. Anziché incrementare la possibilità di istituire percorsi virtuosi (utilizzo sociale di palestre e spazi scolastici, per attività estive, attività post-scolastiche, laboratori di creatività-stages educativi per famiglie in difficoltà ecc.), si preferisce recidere il male alla radice. Ovvero chiudendo gli Istituti. Ma per favore !! Buona Scuola questa?
Parecchie segnalazioni e denunce sono state presentate a motivo di sfratti subiti dai residenti (an-ziani e nuclei familiari storici), perché i proprietari avevano il solo scopo di raddoppiare la volumetria delle abi-tazioni (molte a piano terra), sfruttando e dandole in affitto a studenti delle Facoltà Universitarie di Piazza Dante (ovviamente tutto rigorosamente in nero). Questa è Legalità? Trasparenza, Rispetto del contesto stori-co, paesaggistico, di un territorio ricco di preziosità? Mura di Calo V, Bastioni a protezione e difesa delle antiche mura cittadine, chiese e conventi trasformati in auditorium…e nessuno se ne è accorto? Tutto O.K. per la Sovrintendenza? Sanno dei reperti scovati e trafugati nell’area libera dell’ex Convento della Purità? L’ERSU acquisisce, trasforma recupera, riadatta, ma non utilizza i locali dell’ex cine Esperia …e vogliono trasferire la Manzoni. Questo è il Centro Storico da vivere? Catania cambia Catania? Slogan? Noi sappiamo, invece,che nessuno ha intenzione di subire passivamente altri sfratti o sradicamenti dal territorio, e qualcuno ha pensato bene di coniare un nuovo modo di pensare ed agire scrivendo: “ QUI NON SI MOLLA !!” Basta con gli sfratti !
L’allarme lanciato sui social ha sortito l’effetto di numerose proteste, rimpianti ed adesioni anti-chiusura della Manzoni. Ex alunni, docenti ed educatori che scrivono da fuori città, chi dal Nord Italia. Qualcuno, divenuto, Politico attento, è stato anche Assessore del Comune di Catania (l’On.le Orazio D’Antoni) ed aveva anche trovato i finanziamenti per sistemare l’area interna all’Istituto. Ma adesso vorrebbe capire la situazione….. Speriamo soltanto in un ravvedimento,o quanto meno fare luce su una vicenda che fa emergere la consapevolezza di una fragilità nell’accompagnare l’avventura di crescita di tanti adolescenti, di cui non rimane altro che raccogliere le loro testimonianze e disagio a trasferirsi, unitamente ai loro nuclei familiari, abbandonando i loro luoghi, mutando usi, tempi, costumi, orari e consuetudini. Si perderanno.
Per ultimo: la Scuola è l’erede della Famiglia, è un epifenomeno, un prolungamento. Se la Scuola è bella, buona e brava, le famiglie pure. Riprendiamo il dialogo con le famiglie, con i genitori dei minori,alunni e studenti. Non è solo pretesa la nostra, ma richiesta di sintonia continua, di perenne simbiosi, senza guerra con se stessi, né con gli altri. Diamoci delle regole di convivenza, dialoghiamo, educhiamo alla responsabilità. Staremo meglio. Non c’è una’altra vita di ricambio: non facciamo che i ragazzi sotterrino le loro idee. Facciamoli vivere e studiare a casa loro. Vivranno alla grande.
Facciamo in modo, almeno noi, di essere delle sinapsi, interruttori di collegamento per il ripristino del circuito del bene comune. Diversamente se i minori vivranno, studieranno e giocheranno di rimessa, retrocederanno. Andranno in serie B.
Piero Privitera